1829, L'inaugurazione

L’inaugurazione dello Sferisterio prevede un denso programma di spettacoli diurni e notturni che si protraggono per quarantaquattro giorni, una festa memorabile che sarebbe rimasta nella storia di Macerata.

La serata di apertura del 5 settembre 1829 comincia alle ore 16.30 al suono di quindici colpi di due cannoni di ferro fatti venire appositamente da Grottammare, cui seguono le melodie della Filarmonica Banda dei Sigg. Dilettanti di Macerata e finalmente la tanto attesa partita di pallone, con abili giocatori che si esibiranno per sedici giorni consecutivi. Il pubblico avrebbe desiderato ammirare le destrezze del famoso campione Carlo Didimi, ma il compenso richiesto era troppo elevato.

Nel calendario degli eventi per il 6 settembre è previsto il primo elegante spettacolo di “fuochetti” d’artificio organizzato da Ermenegildo Roberti, accompagnato dal volo della miniatura del globo di Francesco Orlandi, un tripudio di fontanoni, palme e ventagli cinesi che illuminano lo Sferisterio a giorno, così gradito dal pubblico che viene replicato anche il 29 settembre.

Il 9 settembre si assiste alla prima straordinaria Giostra Grande con tredici buoi, quattro vacche maremmane e due tori, incluso il rinomato e feroce Toro Vaccino di Fabriano. Lo spettacolo inizia con l’ingresso in arena di quattro giovani vestiti di rosso che, agitando lance di legno, istigano il toro, lo fanno inquietare con bandiere rosse per poi affidarlo a cani ammaestrati che devono riuscire a fermarlo. Il toro di Fabriano, dopo aver vinto più scontri, viene fermato da un cane di Montelupone che garantisce al proprietario il premio di 10 scudi.

Il 13 settembre lo Sferisterio è gremito di spettatori che vogliono assistere all’avvincente spettacolo dell’elevazione in volo della macchina aereobatica del Sig. Francesco Orlandi, l’aeronauta bolognese già noto al grande pubblico delle maggiori città d’Italia e d’Europa per le sue intrepide ascese con il globo. A causa di condizioni meteorologiche avverse lo spettacolo è deludente, una folata di vento scaraventa la mongolfiera contro la balaustra, l’Orlandi fa appena in tempo a saltare giù. Durante la notte il forte vento scioglie le funi che tengono il pallone ancorato a terra e lo trascina sopra ai tetti di Macerata  fino a raggiungere il mare.

Il 14 settembre e il 4 ottobre due divertenti appuntamenti con la tombola registrano una grande partecipazione con 4.396 cartelle e un premio in denaro di 300 scudi. Nella gran sala viene invece allestito il teatro dei burattini per la gioia dei più piccoli.

Il giorno 19 hanno inizio i giochi di equitazione eseguiti da cavallerizze e fantini su purissimi cavalli di razza della compagnia di Alessandro Guerra; uno spettacolo seguitissimo che si ripeterà per ben quindici volte nel corso dei festeggiamenti.

Lo Sferisterio apre le porte anche al famoso circo di Madame Tournaire, amato da grandi e piccoli. Per la prima volta si possono ammirare l’unico rinoceronte maschio presente in Europa, il primo elefante ammaestrato, scattanti giocolieri, impressionanti sputafuoco e agili acrobati. Gli spettacoli circensi non si esauriscono nel 1829. Infatti, dal 1835 diventano sempre più frequenti fino al 1897 quando scompaiono dallo Sferisterio.

ll 6 ottobre si gioca una delle partite di palla al bracciale più attese: il pubblico vedrà finalmente scendere in campo il treiese Carlo Didimi, il famoso campione che ha ispirato il celebre canto di Giacomo Leopardi A un Vincitore nel pallone.

Il gioco del pallone è sempre accompagnato da un gran numero di tifosi, venuti anche da fuori regione per assistere alle imprese dei grandi di questo sport: Didimi appunto ma anche Luigi Butironi, Francesco Mazzocchi, Domenico Massimo.