1843: All’interno dello Sferisterio viene sistemato un palco provvisorio utilizzato per il vaudeville, un genere di commedia leggera in cui la prosa viene alternata a strofe cantate su arie conosciute dal grande pubblico.
1860: Dopo molti preparativi e tempo passato ad ornare lo Sferisterio per l’arrivo a Macerata di Vittorio Emanuele II, una pioggia torrenziale rovina la grande festa, guastando corone d’alloro e drappi tricolore che fasciano le possenti colonne
1883: In occasione del primo anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, Macerata intende onorare l’eroe dei due mondi con una parata funebre proprio all’interno dello Sferisterio, per l’occasione completamente ornato da drappi neri. L’alto muraglione ospita un ritratto di Garibaldi eseguito dal pittore Sigismondo Martini ed accanto l’accorata lettera che egli stesso scrisse ai maceratesi nel 1849 dopo la Battaglia combattuta alla Porta di San pancrazio a Roma contro i francesi. Al centro del palco viene sistemato l’altare dedicato alla battaglia di Mentana e ornato da 120 corone mentre suonano l’inno d’Italia ben quaranta bande musicali accorse dalle città limitrofe.
1886: Viene utilizzata anche la Gran Sala come spazio per eventi. La Società Filodrammatica e la Società Cittadina dei Pubblici Divertimenti organizzano spettacoli e intrattenimenti per il tempo libero, le tombole, il veglione di Capodanno, il Carnevale e il teatrino per i più piccoli.
1891: Le attività dello Sferisterio si riducono a seguito dell’apertura in corso Cairoli del teatro Politeama Marchetti, un ampio spazio chiuso fornito di palchi, platea e palcoscenico capace di ospitare eventi culturali di ogni sorta: dai concerti musicali alla danza e agli spettacoli di prosa, dalle esibizioni di circhi equestri a banchetti.
1901: Si decide di apporre un’iscrizione sulla facciata dello Sferisterio, a ricordo della memorabile impresa dei Cento Consorti, con lo stemma della città di Macerata: AD ORNAMENTO DELLA CITTA’ A DILETTO DEL PUBBLICO LA GENEROSITÀ DI CENTO CONSORTI EDIFICÒ MDCCCXXIX
1913: Lo Sferisterio ospita la Gran Mostra di Fiori, Ortaggi e Piante indetta dalla Società Agricola. Un gran pubblico accorre ad ammirare lo spettacolo dello Sferisterio inondato di fiori e colori. Nello stesso anno una gran folla accorre per le corse ciclistiche e podistiche organizzate dalla Società Helvia Recina.
1909: È l’anno in cui si gioca la prima partita di calcio allo Sferisterio. La Società Virtus vince sulla Vigor di Ascoli Piceno, seguono pure partite di tennis, di pallacanestro femminile e i “Trofei della Grazia” che vedono esibirsi giovani atlete maceratesi della Virtus, le stesse che nel 1911 vincono la medaglia d’oro alle gare internazionali di Torino.
1914: Il 25 luglio viene proiettato il film Quo Vadis diretto da Enrico Guazzoni, acclamato da un incredibile numero di spettatori accorsi già dalle prime luci dell’alba per accaparrarsi un biglietto. Ma la prima guerra mondiale provoca la sospensione di ogni attività all’interno dello Sferisterio che viene anche occupato dai militari e lasciato in pessime condizioni fino al 1920.
Lo Sferisterio è ormai diventato il luogo più amato dai maceratesi, luogo di incontro per ogni tipo di manifestazione. E poi arriva la grande scoperta: la meravigliosa acustica.